Si è svolto ieri, nella sala Pasquini del complesso delle Murate, un importante momento di confronto sul futuro di Mercafir e sul ruolo che essa potrà svolgere nella necessaria transizione verso una Firenze sostenibile.

Il centro polivalente di Novoli si candida ad essere un punto di riferimento del settore agroalimentare – al fine di dare concretezza a concetti quali la salubrità del cibo, l’equa remunerazione dei produttori, la valorizzazione della filiera corta, la tracciabilità dei prodotti e la corretta educazione alimentare – ed allo stesso tempo un soggetto attivo della transizione green della città, con attenzione ai temi della logistica equa e sostenibile e della legalità.

L’incontro, organizzato da CGIL FIRENZE, FILT CGIL E LEGAMBIENTE FIRENZE, ha visto numerose relazioni ed interventi di esponenti del mondo sindacale, amministratori pubblici, accademici, e rappresentanti dei settori alimentare e logistico, di associazioni ambientaliste e di associazioni di cittadini.

I temi di discussione hanno spaziato dalla sicurezza sui luoghi di lavoro alla riqualificazione del mercato (anche alla luce del Piano Operativo Comunale recentemente approvato), dal contrasto al fenomeno delle “isole di calore” alle politiche locali del cibo, con particolare attenzione al progetto di creazione di un food hub digitale locale, incentrato sulla fornitura alle mense scolastiche dell’area metropolitana di prodotti alimentari di qualità e sostenibili (sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale).

Tematiche, queste, che inevitabilmente dovranno essere affrontate con visione ampia e con un approccio inclusivo, valorizzando l’apporto che ciascun soggetto sarà in grado di fornire e le sinergie che auspicabilmente potranno crearsi tra i vari attori.

Da parte di Mercafir, rappresentata dal presidente Gianni Tapinassi, la conferma della volontà di essere protagonisti attivi e positivi del percorso di transizione verso uno sviluppo equo e sostenibile della Città Metropolitana e del suo ambiente, e la disponibilità a mettere il patrimonio di conoscenze e competenze dell’intero mercato agroalimentare a servizio del lavoro di approfondimento, di condivisione e di ascolto che dovrà essere compiuto affinché le iniziative proposte trovino concreta attuazione.

RASSEGNA STAMPA
La Repubblica 11-4-24
Il Tirreno 11-4-24